Sicilia Catarratto "Benedè" - Alessandro di Camporeale
Sicilia Catarratto "Benedè" - Alessandro di Camporeale
Il "Benedè" ci conquista per la sua capacità di unire eleganza e freschezza in un equilibrio perfetto. I suoi aromi delicati e la sua struttura saporita lo rendono uno dei migliori Catarratto siciliani, in grado di riflettere appieno il territorio da cui proviene. Il processo di vinificazione biologica e il riposo in acciaio sulle fecce fini per sei mesi, seguito da una maturazione in bottiglia di due mesi, permettono a questo vino di esprimersi al meglio in tutta la sua freschezza e finezza.
Il Catarratto "Benedè" è un vino che offre un'esperienza di beva straordinaria e che sicuramente troverà il suo posto sulle tavole degli amanti della cucina siciliana, arricchendo ogni occasione con il suo carattere inconfondibile.
Denominazione | Sicilia DOC |
Vitigni |
Catarratto 100% |
Alcol |
13% |
Formato |
0.75l |
Allergeni |
Solfiti |
Temperatura di servizio |
8/10 °C |
Momento per degustarlo |
Cena tra amici |
Tipologia |
Vino Bianco |
Abbinamenti |
Antipasti di pesce, Primi di pesce, Secondi di pesce |
Note di Degustazione
Alla vista, si presenta con un colore paglierino luminoso e brillante, che invita ad essere esplorato. Il profilo aromatico è fine e fragrante, con note di zagare, che evocano i profumi tipici dei fiori d'arancio, e una delicata combinazione di pesca bianca, agrume e mandorla. Questi sentori si rivelano al naso con grande armonia, portando subito alla mente le fresche brezze siciliane.
Al palato, il "Benedè" si caratterizza per una freschezza vibrante, ben bilanciata da una certa corposità che gli conferisce una struttura solida ma non invasiva. Le note di frutta bianca e agrumi si ripresentano al sorso, creando una sensazione di grande equilibrio e dinamicità. La sua croccantezza fruttata è accompagnata da una notevole persistenza, che lascia un piacevole retrogusto fresco e pulito.
Abbinamenti
Questo Catarratto è il compagno ideale per ogni occasione conviviale, perfetto da servire come aperitivo o da abbinare a piatti tipici della cucina di mare siciliana. La sua struttura si sposa magnificamente con le sarde a beccafico, ma si presta anche ad accompagnare antipasti a base di pesce, frittura di mare, o piatti a base di crostacei e frutti di mare.
Cantina - Alessandro di Camporeale
Alessandro di Camporeale, Passione da generazioni: titolo e sottotitolo, quasi come fosse un romanzo, in cui i protagonisti principali sono il territorio, la storia e le competenze di una famiglia - quella degli Alessandro - che dall’inizio del secolo scorso dedica energie infinite e attenzioni passionali al mondo vitivinicolo, portando avanti una sorta di silenziosa rivoluzione produttiva basata sul vigneto e sulle buone pratiche di cantina.
Le generazioni che hanno segnato la storia aziendale - per ritornare al sottotitolo - sono in tutto quattro, con le ultime due che le ritroviamo oggi a reggere ben salde le redini dell’impresa, recitando la propria parte nel bel palcoscenico di Contrada Mandranova, rientrante nel territorio di Camporeale.
Siamo - per l’appunto - in provincia di Palermo, per cui lo scenario è quello delle terre della Grande Isola. Tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare, su un totale di cinquanta ettari ne sono al momento condotti a vigneto 35, impiantati prevalentemente con le varietà autoctone di nero d’Avola, catarratto e grillo, alle quali si aggiungono i grappoli internazionali di syrah e sauvignon blanc, che nel corso dei decenni hanno dimostrato di aver incontrato un buon habitat naturare nel terroir di Camporeale.
Gestendo tra i filari tutte le attività in maniera manuale, dalla potatura verde alla cimatura, dalla defogliazione al diradamento dei grappoli, fino ad arrivare alla vendemmia, sono rispettati rigorosamente i principi dell’agricoltura biologica e le uve che si raccolgono di stagione in stagione rispondono sempre puntualmente ai più alti standard qualitativi.
In cantina, i moderni e funzionali spazi costruiti nel 2000 sono dotati di tutte le più attuali tecnologie enologiche, applicate sempre nel rispetto della materia prima e delle tradizioni siciliane, così da arrivare a parlare di “Benedè”, “Donnatá”, “Vigna di Mandranova” e “Kaid”: tutti vini, quelli che in etichetta rimandano al nome di “Alessandro di Camporeale”, in grado di sintetizzare la più bella essenza vitivinicola di Sicilia, e capaci allo stesso tempo di offrire emozioni vere come non sempre si incontrano.